Gli Antifonari

GLI ANTIFONARI di Guardia dei Lombardi

 

Negli archivi della Chiesa Parrochiale di Santa Maria delle Grazie di Guardia dei Lombardi sono conservati quattro voluminosi antifonari (fino a qualche tempo fa erano sei) di valore inestimabile,un tempo dotazione del Convento dei Padri Agostini ani scomparso intorno al 1700. Si tratta di libri dove sono raccolte le parti della liturgia della Messa (introito, graduale, alleluia, tratto e Communio)eseguita da cori a due voci in ottava fra loro. Poiché durante il Sacro Rito si eseguivano i canti responsoriali(Risposta del coro al solista nella funzione cantata), per ragioni pratiche si pensò di riunire in un sol libro le antifone e i responsori della Messa. Questo era poggiato,durante gli uffici solenni,su un alto leggio girevole sovrastato da una lampada a un braccio in ferro,visibile a tutti i sacerdoti e al coro per il canto dell’ufficio solenne. Gli antifonari della grandezza di cm 50×30 scritti su pergamena molto costosa,compilati assieme alle raffigurazioni in oro ed a colori ad olio assai vivaci e con lettere che compongono le parole liturgica sembra siano stati eseguiti intorno al XIV secolo non”in loco”, ma probabilmente da pazienti monaci dei monasteri della provincia. Negli antifonari di Guardia dei Lombardi,divisi per festa le prime pagine ornate da figurazioni a colori che racchiudono nel centro l’immagine dei Santi,della Natività,della Madonna,di S.Pietro ecc., sono scritte con note gregoriane su un rigo musicale in rosso con lettere in carattere gotico.La prima lettera occupa mezza pagina, in altre pagine di un quarto,in altre di meno ancora. Purtroppo questi libri – il migliore cimelio storico nel suo genere di tutta l’Alta Irpinia – sono stati “preda” nel corso degli anni di “avidi e insensibili” studiosi, che profittando della eccessiva bontà dei Parroci, succedutosi nel tempo, a Guardia, hanno asportato abusivamente pagine con pregevoli miniature o tagliando alcune iniziali di pagina dove c’era una miniatura, lasciando spesso soltanto quei fogli che ne erano senza.