Uomini Illustri

Uomini illustri

 

Giovanni Antonio Cipriano

Affiliato alla Giovane Italia a 20 anni, giurando sulla Croce e sul pugnale di essere pronto a versare il proprio sangue per la libertà della sua terra oppressa dai Borboni. Laureatosi in legge nel 1847. Partecipò alla rivoluzione napoletana sulle barricate nei giorni insanguinati del 14 e 15 maggio 1848.
Nominato successivamente Tenente della Guardia Nazionale, combatté i soprusi del Principe Zurlo, facendo giungere la sua voce a Ferdinando II.
Il 25 luglio 1860 fece sventolare, in piena rivoluzione, la bandiera tricolore sul campanile di Guardia.
Combatté il brigantaggio, partecipando nel 1860 alla repressione di Ariano Irpino.
Dopo l’unità d’Italia partecipò come Decurione, poi come Consigliere e Assessore all’Amministrazione di Guardia.
Fu amico intimo di Francesco De Sanctis, sostenendo la sua candidatura a Deputato nel 1874/75 nel Collegio di Lacedonia. 
Morì a 82 anni a Guardia dei Lombardi nella casa dove era vissuto in Via Monte n.3 ( oggi casa Santoli) il 30 luglio 1906 assistito amorevolmente dalla nipote Giovanna Cipriano, maritata Santoli.
L’Amministrazione Comunale di Avellino, annoverandolo fra le personalità illustri della provincia di Avellino, gli ha intitolato una strada cittadina con delibera n.765 del 29 maggio 1999.
Il 22 novembre 2000 gli è stata intitolata la Scuola Elementare di Guardia dei Lombardi.
Successivamente anche l’Amministrazione Comunale di Guardia dei Lombardi con Delibera n.25 del 24 maggio 2002 gli intestò una via ( già Via Monte) dove era ubicata al n.3 la sua casa natia(oggi casa Santoli) e dove sulla facciata principale è stata apposta, a cura del “Parco Letterario Francesco De Sanctis) una lapide che ricorda uno degli incontri del Cipriano con il De Sanctis.


Nunzio Di Leo

Benemerito Arciprete e filantropo, vissuto tra la fine del 1500 e la seconda metà del 1600. Durante la peste del 1656 agli estremi limiti, assicurò la sua assistenza ai suoi parrocchiani. L’Ospedale civile, per suo volere, iniziò a funzionare per evitare il miserevole spettacolo di vedere morire per strada la povera gente. Donò parte dei suoi averi per opere caritative e sociali. Morì il 12 settembre 1656, dopo essere stato al capezzale del feudatario Duca Giuseppe della Marra, colpito dal terribile morbo della peste. I posteri eternandone il ricordo e le opere gli dedicarono la strada principale del paese.

Luigi De Simone

Medico chirurgo, Sindaco di Guardia, Consigliere Provinciale. Donò tutti i suoi beni al Comune: il Palazzo dove abitava, da adibire ad ospedale; quaranta ettari di terreno e un castagneto. Il palazzo è stato designato a sede del Municipio.

Giuseppe Fischetti

Primo studente d’Italia premiato con medaglia d’oro per l’eccezionale livello culturale dimostrato nel conseguimento della licenza liceale( 10 in tutte le materie letterarie e 9 in quelle scientifiche), frequenta la prestigiosa Scuola Nazionale Superiore di Pisa a soli 22 anni si laurea con 110 e lode in lettere classiche . Vince una borsa di studio presso l’Università di Gottinga . In Germania affina le attitudini verso gli studi filosofici collaborando al “Thesaurus linguae grecae” mentre è addetto culturale all’Istituto Italiano di Cultura di Colonia.
Rientrato in Italia insegna latino e greco al Liceo “Genovesi” di Napoli e successivamente al Liceo del Collegio militare “La Nunziatella”.
Con decreto del Re Costantino di Grecia è nominato titolare della Cattedra Lingua e Letteratura Italiana presso l’Università di Atene, dove insegna dal 1965 al 197°.
Collabora al “Giornale storico della Letteratura Italiana” che ospita gran parte dei suoi scritti filologici. Impegnata e proficua per i suoi approfondimenti filologici l’esperienza ateniese; ma, con l’avvento del “regime dei Colonnelli,che mal sopporta, preferisce rientrare in Italia, dove ricopre per alcuni anni la cattedra di “Storia degli studi classici” presso l’Università di Venezia.
La morte lo stronca prematuramente a soli 48 anni il 12 novembre 1980.
Nel 1986 l’Università di Venezia pubblica, a di lui perenne memoria, una raccolta dei suoi scritti editi e inediti dal titolo “Filologia e presenza dell’Antico” e la “Nunziatella ne ospitò la presentazione con una commovente cerimonia, che rimarrà memorabile per partecipazione di uno scelto pubblico e per l’alto livello degli oratori ( Prof. Pietro Treves, preside della facoltà di Lettere di Venezia, Prof. Bianco dell’Università di Lecce, Prof. Marcello Gigante dell’Unuiversità di Napoli, Prof. Gerardo Bianco).
Nel 1994 L’Amministrazione Comunale di Guardia dei Lombardi, riconoscendone i meriti di “insigne letterato” intesta a suo nome la Via (già Via Celso) in cui è ubicata la casa dei suoi avi.Una lapide lo ricorda quale “Appassionato Educatore” e quale “ambasciatore della cultura italiana nel mondo”.


Famiglia Pugliese

Consentì con il lascito dei molti suoi beni l’istituzione dell’Asilo Infantile intitolata a “Prisco Pugliese”. Presente a Guardia sin dal 1670